Difficoltà: saliscendi – attualmente il percorso non è tabellato.                 .
Bici adatta: adatto a tutti i tipi, per le varianti della direzione inversa MTB
Localita’ di partenza: Basovizza 377 slm
Localita’ di arrivo: Muggia livello del mare
Lunghezza del percorso: km 18 (nella sola direzione Basovizza – Muggia)
Collegamento con altri itinerari: Vedi itinerario:  Medeazza-Draga S.Elia;  Ciclomappe: Trieste-Opicina-Trebiciano
Tempo di percorrenza: h 1 (nella sola direzione Basovizza – Muggia)
Fondo stradale: asfalto  (sterrato nelle varianti direzione Muggia – Basovizza)
Pista ciclabile: solo nella  variante S.Antonio/Draga direzione Muggia – Basovizza
Dislivello: 100m salita, 450m discesa
Quota massima raggiunta:
Cartografia: Transalpina Carso Triestino 1:25.000; Slovensko planinsko društvo Trst – Trst in okolica 1:25.000;
Tabacco – Carso triestino e isontino, 1:25.000;
Intermodalità: sul  traghetto Trieste-Muggia-Trieste è consentito il trasporto di max 2 bici  a discrezione del capitano

Descrizione del percorso

Dalla chiesa di Basovizza, si attraversa la SS 14 per seguire le indicazioni per la Foiba (monumento nazionale). Superata la stessa, si prosegue fino al piccolo abitato di S. Lorenzo. All’inizio della discesa, sulla sinistra troviamo la vedetta di S.Lorenzo, con bellissimo panorama sulla Val Rosandra. Si scende sulla ripida strada e dopo aver attraversata la ciclopista (itinerario Val Rosandra vedi ciclomappa) è possibile una deviazione per affacciarsi di nuovo sulla valle dalla Vedetta di Moccò ( sul tornante a destra della strada principale, girare a sinistra per la stradina che porta al cimitero e finito l’asfalto in pochi minuti si raggiunge il belvedere. Si è appena sotto il castelliere di Moccò).
Ritornati sulla strada principale si prosegue sempre in discesa; dopo l’abitato di S. Antonio in Bosco si gira a sinistra, sempre in discesa, in direzione di Bagnoli.
Con un po’ di tempo a disposizione varrebbe la pena entrare in paese e raggiungere il Rifugio Premuda (rifugio Cai alla più bassa quota d’Italia) che si trova all’imbocco della Val Rosandra.
Il nostro percorso rimane invece sulla strada provinciale fino al bivio che indica il Municipio di  Dolina – San Dorligo della Valle. Si svolta a sinistra, si attraversa la strada che in salita porta al centro del paese e si prosegue invece dritti in direzione Caresana (Ma?kolje).
Dopo aver guadagnato 70 m di dislivello, arrivati all’incrocio prima dell’abitato di Caresana (Ma?kolje), si svolta a destra seguendo le indicazioni per il cimitero. Si percorre interamente, senza deviazioni, la strada  panoramica che segue la linea di cresta della collina di  Monte D’Oro.
Alla fine, superate anche le case di Monte d’Oro, una curva a destra ci anticipa lo sbocco sulla via di Trieste che scende a sinistra verso Muggia. La si  imbocca prestando grande attenzione al traffico in arrivo da Trieste, si scende, si supera il ponte sul Rio Ospo e si prosegue lungo la strada costiera giungendo in pochi minuti all’unica cittadina geograficamente appartenente alla penisola istriana in territorio italiano.

Direzione inversa Muggia-Basovizza:

Qualora si volesse seguire il percorso in senso inverso, si segnalano le seguenti variazioni all’itinerario descritto in andata :

Lasciata la cittadina di Muggia, impossibilitati a percorrere in salita la via di Trieste, appena prima di giungere al ponte su Rio Ospo si svolta a destra, via della Stazione che diventa subito dopo via di Farnei. Percorsa fino ad una rotonda (riferimenti: immancabile centro commerciale, negozio di campeggio) si tende a sinistra, imboccando la via Flavia di Stramare che d’ora in poi si dovrà percorrere con prudenza a causa del traffico. Oltrepassata la deviazione a destra per  Noghere-Crociata-Caresana, in prossimità della trattoria delle “Cariatidi”, pochi metri prima della galleria si svolta a sinistra proseguendo sempre sulla via Flavia di Stramare e la si percorre ancora fino ad incrociare la via di Stramare, curva secca a destra in leggera salita, che ci immette sull’itinerario descritto all’andata.
Per evitare la ripida salita di S.Lorenzo, si consiglia di raggiungere Basovizza immettendosi sull’altrettanto panoramica ciclopista che si incrocia poco dopo aver superato l’abitato di S. Antonio in Bosco. Raggiunta Draga S.Elia si ritorna sulla sede stradale salendo lungo la SP 22 e seguendola tutta fino allo sbocco sulla SS14. Poi, prestando attenzione al traffico veicolare, per quasi un chilometro percorrerla fino all’abitato di Basovizza.

Sono poi possibili, sull’itinerario in direzione Basovizza, le seguenti varianti. Possibili prestando riguardo alle pendenze ed alla percorribilità.

Variante 1 – lungo il Rio Ospo
in alternativa alla via di Farnei si può imboccare immediatamente dopo il ponte sul Rio Ospo, stradina sterrata che si allunga sulla destra orografica del rio, in concessione ad una società nautica. Il transito è teoricamente vietato e, se effettuato, è a propria responsabilità. Lo sterrato prosegue piacevolmente lungo le sponde e arriva a congiungersi con la vecchia strada ormai quasi dismessa di congiunzione Muggia Rabuiese; sottopassa la nuova viabilità (acqua alta in occasione di piogge intense) e ci si deve poi immettere sulla via Flavia di Stramare.

Variante 2 – deviazione Strada dei Laghetti – Caresana (Ma?kolje), discrete pendenze ma non troppo traffico.
In alternativa alla strada di cresta di Monte d’Oro, per arrivare a Cattinara, percorsa via di Farnei ed arrivati alla rotonda, si imbocca Strada per i Laghetti che termina con segnale di transito vietato alle auto dopo qualche centinaio di metri. Il fondo diventa sterrato, e seguito tutto il bel percorso si giunge in località Crociata, pochissimi metri prima del vecchio confine italo sloveno. Da qui si comincia a salire, di nuovo su asfalto, in direzione Caresana (Ma?kolje). Strada di discreta pendenza ma non troppo trafficata.

Variante 3 – deviazione Prebenico salita ardita ma panoramica

Ulteriore alternativa al percorso appena descritto, qualche decina di metri dopo aver iniziato l’erta salita per Caresana (Ma?kolje), potrebbero, i più arditi ed impavidi cicloturisti, svoltare a destra su un tratturo che salirà repentinamente, con fondo sterrato, difficilmente praticabile in condizioni di tempo avverso, in direzione Prebenico. La salita, non eccessivamente lunga ma intensa, darà motivo di soddisfazione per  i notevoli panorami godibili stando in mezzo alle presenti coltivazioni di ulivi. All’abitato di Prebenico, addolcitasi la strada, al successivo incrocio si tralascerà l’ulteriore salita per Socerb-San Servolo, e la discesa a sinistra per Caresana. La via di mezzo, quella giusta, ci porterà in discesa a Dolina dal quale riprenderemo l’itinerario d’andata.

Note di interesse: Borghi carsici – Muggia (cittadina istro-veneta) interesse naturalistico: Val Rosandra, Rio Ospo

Itinerario  curato da  Giuseppe Pretto per  “Ulisse-FIAB Cicloturisti e Ciclisti Urbani di Trieste”
AGGIORNATO AL 31 MARZO 2009