Martedì 6 febbraio si è tenuta una riunione della IV Commissione del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia per discutere il disegno di legge n.248 sugli “Interventi per la promozione della mobilità ciclistica sicura e diffusa”. Presente all’audizione anche il coordinatore della FIAB FVG Federico Zadnich che ha fatto un intervento per esprimere il parere della la più forte realtà associativa di ciclisti italiani non sportivi (ciclisti urbani e cicloturisti).

Zadnich ha iniziato con una premessa dove ha evidenziato il costante deterioramento della qualità dell’aria, in particolar modo in ambito urbano, problema che richiede l’adozione di politiche per ridurre l’uso del mezzo privato a motore e promuovere la mobilità attiva. Ha ricordato i drammatici numeri degli incidenti stradali nelle città della regione dove nel 2016 in ambito urbano ci sono stati 12 morti e 646 feriti tra pedoni e ciclisti . Ha illustrato il problema della crescente sedentarietà, cui sono legate tante patologie e il conseguente aumento della spesa sanitaria. Nel FVG solo un terzo delle persone tra i 18 e 69 anni ha uno stile di vita attivo e il 25% dei bambini dai 6 ai 10 anni è sovrappeso . Infine ha parlato del cicloturismo che sta in questi anni crescendo fortemente (sono 69.793 le biciclette transitate nel 2017 sulla ciclabile Alpe Adria presso Resiutta pari a +17% rispetto all’anno precedente e a +46% rispetto al 2015) con un impatto positivo sulle economie dei nostri territori.

Quindi Zadnich ha ricordato che “la promozione della bicicletta è parte importante della soluzione dei problemi quali l’inquinamento, la sicurezza stradale, e la sedentarietà”. Ha evidenziato che la nuova legge regionale sulla mobilità ciclistica “va a mettere in campo azioni coordinate ed integrate tra loro per risolvere questi problemi” mettendone in luce alcuni elementi particolarmente innovativi: le azioni volte a favorire gli spostamenti quotidiani casa-scuola e casa-lavoro in bicicletta, l’aumento dei parcheggi per le biciclette negli edifici pubblici e privati, l’omogeneità e qualità negli interventi grazie alle nuove linee guida per la realizzazione e l’adeguamento delle piste ciclabili, le azioni di monitoraggio dei flussi ciclistici per verificare che gli investimenti e le azioni messe in campo abbiano raggiunto i risultati previsti e il report annuale sull’attuazione della legge che garantirà di monitorare e valutare in itinere gli interventi messi in campo.

Alla luce di tutto ciò Zadnich ha chiesto a nome di tutte le associazioni FIAB del Friuli Venezia Giulia che tutte le forze politiche e tutti i consiglieri regionali approvino la nuova legge regionale sulla mobilità ciclistica.