Negli ultimi mesi “Ulisse” si sta dando da fare anche per far sentire le sue opinioni sulla stampa. Questo è il primo di una, speriamo, lunga serie di articoli che stanno apparendo su Konrad, mensile del vivere naturale. E’ uscito sul numero di febbraio 2004 con il titolo “In bicicletta la mobilità è sostenibile”con la firma di Pino Pretto anche se, come al solito, il contenuto era stato sottoposto ai commenti ed alle eventuali correzioni dei membri del direttivo di “ULISSE”.

IN BICI LA MOBILITA’ E’ SOSTENIBILE
Tutti noi ci sentiamo a disagio nel momento in cui ci si immerge nel traffico, soprattutto se siamo alla guida di un veicolo ma anche come semplici pedoni. Il traffico infatti e’ fonte di stress, malumori e malattie e mal si adatta al nostro bisogno di serenità ed armonia.
Si è a lungo pensato che l’automobile potesse soddisfare le esigenze di mobilità urbana e si confonde ancora l’idea di mobilità personale con il diritto ad usare l’automobile in ogni situazione.
Il risultato di questa errata concezione e’ sotto gli occhi di tutti: città che scoppiano di macchine e automobilisti intrappolati in ingorghi, code, rallentamenti, rifornimenti e ricerche di parcheggio.
Non si pensi che all’interno del veicolo si sia protetti dallo smog perché numerosi studi hanno evidenziato, contrariamente a quello che si potrebbe credere, che il livello di inquinamento nell’ abitacolo di un’auto è invariabilmente superiore al tasso di inquinamento esterno. In altre parole l’equazione abitacolo = protezione dallo smog risulta priva di fondamento.
Infine se si considera inoltre che in Europa il 30% degli spostamenti urbani è inferiore ai 3 km ed il 50% è sotto i 5 km, si comprende quanto sia miope ed irrazionale qualsiasi politica di programmazione dei trasporti (o degli spostamenti) che preveda manovre di agevolazione del solo traffico motorizzato privato.
Una politica di programmazione dei trasporti deve invece prestare massima attenzione al trasporto pubblico o a progetti di spostamento collettivo organizzato (car pooling, car sharing) e, soprattutto, considerare e rivalutare il mezzo alternativo di trasporto privato per eccellenza, oltretutto non inquinante : la bicicletta.
Sono noti i benefici dell’uso sistematico della bicicletta sulla salute dell’uomo, mentre sono meno noti i benefici che una maggiore incidenza di traffico veicolare di traffico veicolare ciclistico apporta al traffico urbano.
Esiste a riguardo una vasta letteratura e molte indicazioni possono essere trovate su vari siti Web dedicati all’argomento. In questa sede ci limitiamo sinteticamente e molto pragmaticamente a dire che studi ed analisi effettuate in tutta Europa ( per Trieste, Gruppo Cicloturisti e Ciclisti Urbani ULISSE, 1998, Comparazione tempi di percorrenza su itinerari urbani, dati a disposizione del pubblico presso la sede ) hanno dimostrato che nella stragrande maggioranza degli spostamenti in città, che come detto hanno un chilometraggio limitato, la bicicletta risulta più vantaggiosa in termini economici e di tempo oltre che ad essere intuitivamente più salutare e distensiva. Da qui la preferenza per questo mezzo per chi, voglia applicare coerentemente le sue scelte di progresso sostenibile anche al momento quotidiano della spostamento.
Per chi volesse approfondire e condividere le motivazioni di una scelta indichiamo la data del 20 febbraio quale momento di incontro con il Gruppo Cicloturisti e Ciclisti Urbani ULISSE, che, nella sala della parrocchia della Madonna del Mare di via don Sturzo 4 (adiacente a piazzale Rosmini), alle ore 20.30 presenterà il proprio calendario di escursioni ed iniziative a sostegno della mobilità ciclistica e sostenibile. Testimonials d’eccezione saranno Paolo Rumiz ed Emilio Rigatti nelle loro vesti di cicloviaggiatori convinti prima ancora che professionisti affermati.