La sezione FIAB Muggia Ulisse, associazione di cicloturisti e ciclisti urbani, esprime forte contrarietà per la preannunciata ordinanza di chiusura del centro storico di Muggia alle biciclette.

Il provvedimento annunciato sarebbe un freno sia alla mobilità ciclistica urbana che al cicloturismo, entrambi in forte crescita negli ultimi anni a Muggia. Sorprende poi che si proponga questo provvedimento restrittivo nonostante non sia mai registrato un incidente e che per contrastare eventuali eccessi di singoli basterebbe applicare il Codice della Strada che prevede che  “i ciclisti debbono procedere a una velocità tale da evitare situazioni di pericolo per i pedoni”. Invece di punire chi non rispetta queste regole, togliendo a tutti la possibilità di attraversare il centro storico in bici, si corre il rischio di disincentivare l’uso di questo mezzo sostenibile che migliora il traffico, l’ambiente e la salute. I Centri Storici in particolare, sono i luoghi deputati alle relazioni umane, dove educhiamo e sproniamo all’indipendenza i nostri figli. Il Centro Storico è un luogo da vivere. L’armonia del rispetto reciproco va costruito non imposto.

FIAB Muggia Ulisse è inoltre molto preoccupata per i problemi di sicurezza che questo provvedimento, se attuato, porterà: pensiamo soprattutto ai ragazzi/e delle medie che da Zindis vanno o potrebbero andare a scuola in bicicletta, o ai numerosissimi bagnanti adolescenti che sempre in maggior numero usano la bicicletta. Con la chiusura del centro saranno obbligati ad utilizzare la stretta e lunga galleria per attraversare la città arrivando dal lungomare. Da questo punto di vista il pericolo l’ordinanza non lo previene ma lo crea.

Se l’ordinanza verrà attuata potrà avere anche un effetto negativo sull’economia cittadina. Muggia ha nel 2016 visto passare più di  11mila cicloturisti, molti dei quali arrivati con il traghetto Delfino Verde. E’ la bellezza del Centro Storico a trainare questa invasione pacifica e redditizia. Nessuno di questi viaggiatori si mette in viaggio da sprovveduto. In Rete le notizie viaggiano velocemente. Da indesiderati è un gioco saltare la sosta a Muggia per dirigersi direttamente a Capodistria e Isola che li accoglie a braccia aperte. Vale la pena utilizzare un provvedimento così restrittivo per imporre un divieto a un paio di ciclisti maleducati, quando a pagare saranno genitori, ragazzi, bar, ristoranti e operatori economici, i veri destinatari-  in negativo – di questa ordinanza?

FIAB Muggia Ulisse chiede su questo tema un confronto con il Sindaco Laura Marzi per trovare delle soluzioni equilibrate che da una parte stimolino una giusta convivenza pedoni-ciclisti e dall’altre non siano da freno alla mobilità ciclistica e al cicloturismo.