1) Le bici a TS sono sempre più diffuse, rendendo necessaria una rete ciclabile urbana. Quali ipotizza
possano essere le direttrici principali e come le realizzerebbe?
2) Quali azioni intende attuare per far sì che il recupero del Porto Vecchio costituisca un’opportunità di
sviluppo della mobilità sostenibile per la città di Trieste?
3) Il rispetto delle regole del codice della strada è fondamentale per la sicurezza di tutti gli utenti, in
particolare per pedoni e ciclisti. Ritiene necessarie delle azioni per ristabilire l’importanza delle
regole all’interno della mobilità cittadina? Quali? Con che priorità?
4) Il trasporto effettuato con l’ausilio di una combinazione di mezzi diversi assume una rilevanza
centrale all’interno delle politiche volte a favorire la mobilità urbana sostenibile- Quali sono le sue
proposte in tema di intermodalità per Trieste?
5) Diversi enti locali in Italia hanno adottato con successo delle buone pratiche di mobilità sostenibile.
Quale progetto di mobilità sostenibile intende proporre per Trieste?
Premessa: le diverse domande si basano essenzialmente su due questioni primarie: sicurezza e
mobilità sostenibile. La sicurezza si realizza separando i veicoli pesanti dai veicoli leggeri e dai
pedoni. Per fare questo occorrono infrastrutture, che saranno previste nei piani di mobilità di
concerto con i cittadini. La mobilità sostenibile sarà altresì centrale nei piani di mobilità.
1) Nuova direttrice extraurbana: Sistiana-Muggia. Nuove direttrici urbane: S. Giovanni-
Stazione Centrale (realizzabile con fondi europei). Sistemazione della direttrice Barcola –
Stazione, oggi pista ciclabile assolutamente inadeguata, con proseguimento sulle rive e
ricongiunzione con la pista ciclabile provinciale che parte nel rione di Ponziana.
Le direttrici dovrebbero integrarsi con l’intermodalità e l’urbanistica: la pedonalizzazione
di centro e rioni, l’istituzione di ZTL, il bike sharing ed il trasporto di bici su autobus e
metro leggera andrebbero a creare delle “direttrici funzionali”. Tutte queste idee, lo
scriviamo a scanso di equivoci, dovranno essere discusse con la popolazione e le
associazioni e tradotte in progetti e norme dai competenti uffici.
2) Il libero utilizzo della zona del Porto vecchio è condizionato dal superamento dell’attuale
regime giuridico. Se sarà possibile usare l’area, istituiremo piste ciclabili protette, con zone
di interscambio con autoveicoli privati e con la rete ferroviaria. Idealmente il porto vecchio
dovrebbe filtrare il traffico veicolare locale da quello di passaggio, rendendo disponibile
viale Miramare a pedoni e cittadini.
3) La sicurezza si ottiene prima di tutto con le infrastrutture, quindi con le regole. Le misure
immediate consisteranno nel:
a. sensibilizzare i vigili urbani sui diritti dei pedoni (es: no parcheggio selvaggio su
marciapiedi e strisce pedonali in centro);
b. promuovere campagne di sensibilizzazione (ad esempio dare la precedenza ai
pedoni sulle strisce);
c. installare dossi dissuasori in particolari incroci pericolosi;
d. installare segnalazioni ottiche;
L’educazione deve partire dai livelli scolari più bassi ed essere trasmessa anche dalla
comunità intera (genitori e adulti). Questo è un obiettivo di lungo termine, che non dipende
esclusivamente dal sindaco, ma sul quale è possibile intervenire con campagne di
sensibilizzazione.
4) Siamo contrari alla realizzazione di parcheggi in centro che hanno come effetto quello di
aumentare il traffico privato. Tuttavia, se dovesse venir realizzato il park San Giusto,
auspichiamo che l’ascensore che porterà gli utenti da via del Teatro romano al colle di San
Giusto preveda la possibilità di entrare con la bicicletta. Posti bici sugli autobus, sul
Delfino Verde, sui treni e sull’eventuale metropolitana leggera, tutti collegati alle direttrici
o alle ZTL/pedonali.
5) E’ necessario un piano integrale dei trasporti, di concerto con la Provincia di Trieste. Siamo
favorevoli alla metropolitana leggera con posti bici, nell’ottica della intermodalità.
Lasciamoci con una proposta concreta e completa: vogliamo stalli coperti per le bici in
centro città, al posto di qualche parcheggio di automobili. In tempi brevi. Quanti, quali,
dove… lo valuteremo in base agli utilizzatori. Ci saranno resistenze per togliere qua e là
qualche riga blu, lo sappiamo, ma crediamo che i risultati ed il sostegno aumenteranno
appena saranno manifesti i vantaggi per tutti i cittadini.