FIAB Trieste Ulisse si interroga sulle motivazioni, al momento per nulla chiare, che hanno portato allo stop del progetto della ciclabile di via Giulia. Il sospetto è che esistano diversi interessi e l’associazione si augura che alla fine prevalgano quelli di una mobilità sostenibile che, sottolinea, non sono in contrasto con quelli delle attività commerciali della zona ma anzi li sostengono in una nuova visione del trasporto privato cittadino.    

Il Sindaco Dipiazza ha annunciato il 15 ottobre di voler stoppare il progetto della ciclabile di Via Giulia con questa affermazione: “sarebbe pericolosissima, la strada è stretta e piena di veicoli”. Tale progetto è stato realizzato dai tecnici comunali e finanziato con un contributo regionale di 135.000€ e prevede lungo la via una ciclabile da piazza Volontari Giuliani alla rotonda del Boschetto.

In seguito l’assessore alla Mobilità Polli ha dato a questo stop una motivazione tecnica: “il Piano del Traffico prevede che l’itinerario ciclabile che collega il centro città con il rione di San Giovanni non passi per via Giulia ma per il Viale XX Settembre e via Pindemonte”. Questa motivazione tecnica è per FIAB Trieste Ulisse estremamente debole. Infatti il Piano Generale del Traffico Urbano, PGTU, dà degli indirizzi di massima da declinare e specificare con piani particolareggiati successivi tra cui il Piano Quadro della Mobilità Ciclistica non ancora realizzato a Trieste. Inoltre l’itinerario ciclabile ipotizzato nel PGTU non tiene conto di due scalinate* poste tra la fine del Viale e via Pindemonte, motivo per il quale nella fase progettuale successiva è stata spostato in via Giulia. Da ultimo FIAB ricorda che in ambito urbano le ciclabili vanno realizzate dove ci sono degli attrattori di traffico importanti ed in via Giulia ci sono negozi, scuole oltre ad un centro commerciale ed è quindi questo l’itinerario da preferire.

Non c’è nessun ostacolo tecnico quindi che possa frenare il progetto della ciclabile di Via Giulia. Semmai si potrebbe trattare di una scelta politica, ovvero quella di non voler cambiare gli attuali assetti del traffico veicolare lungo questa importante arteria.

Nel tratto interessato dal progetto, tra l’altro, la strada è sovradimensionata e la sosta di auto in doppia fila è all’ordine del giorno. Realizzare la ciclabile significherebbe quindi anche affrontare questo problema. Contrariamente non realizzarla farebbe prevalere gli interessi di chi non vuole affrontare e risolvere i nodi della #malasosta.

Il 30 novembre, in una seduta congiunta, la Terza e Sesta Circoscrizione parleranno di questo progetto. FIAB Trieste Ulisse è stata invitata al confronto. In quell’occasione l’Associazione ricorderà che la bicicletta è una delle chiavi di volta di una mobilità urbana moderna e che è importante garantire sicurezza ai sempre più numerosi triestini che la usano. Ai Consiglieri quindi sarà chiesto di votare a favore del progetto della Ciclabile di Via Giulia.

segnale fine pista ciclabile

* Le scalinate poste tra la fine del Viale e via Pindemonte: impossibile far passare di li un itinerario ciclabile.

scala viale

pgtu fa passare di qua