Abbiamo ricevuto ieri 2 segnalazioni da parte di ciclisti urbani di Trieste circa la rimozione da parte dei Vigili Urbani di bici parcheggiate sui marciapiedi in zona S.Antonio e Torre Bianca.

Riportiamo qui, in attesa di altri dettagli che chiederemo al comando dei Vigili Urbani,  la lettera inviata al Piccolo da una persona che  si e’ visto sequestrare la bici:

Spett.le Redazione e Spett.le Sindaco di Trieste,
sono particolarmente colpito dall’efficienza della Polizia Municipale che in poche ore nella giornata di  ha risolto il problema del parcheggio irregolare a Trieste sequestrando ben 25 biciclette che sostavano senza rispettare i regolamenti del Codice della Strada sui marciapiedi. Vorrei poter dire che adesso Trieste è una città migliore ma poi, proprio dove avevo lasciato la bici in sosta vietata, si staglia una fila di scooter che si allarga oltre tutti i confini delle strisce bianche che regolamentano i parcheggi, fino ad ostruire il passaggio dei pedoni, mentre sulla strada fa capolino una riga di macchine parcheggiate in sosta vietata alcune con due ruote sul marciapiede e allora penso che forse è una Candid Camera; e invece no, è tutto vero! Pare che su segnalazione di alcuni cittadini, irritati (alle volte anche a ragione) dalla sosta selvaggia dei velocipedi, la Polizia Municipale abbia provveduto a sradicare sul nascere questo malcostume. Evidentemente per i cittadini di Trieste il problema delle biciclette è assai più sentito del problema del parcheggio selvaggio delle auto o degli scooter visto che la scena descritta prima si ripete quotidianamente in molte parti della città.
Ma ciò che è giusto è giusto, il Codice della Strada parla chiaro e non posso certo addurre come scusante il fatto di aver comunque cercato di effettuare un parcheggio che non intralciasse nessuno, in un marciapiede largo almeno tre metri e ponendo la bici tra il palo e il gradino del marciapiede (circa 50cm).
Spero però che contemporaneamente il Comune si attivi quanto prima per predisporre anche quelle strutture, delle quali attualmente la città è decisamente carente, necessarie a permettere ai cittadini di poter usufuire di un mezzo non inquinante e di dimensioni ridotte rispetto ad auto e scooter.
Certo Trieste non è morfologicamente adatta ad un uso estensivo della bici ma occorre almeno dare ai cittadini la possibilità di provare ad essere un po’ più “ecologici” e in piccola parte aiutare a risolvere il problema del parcheggio.

Andrea Nogara

PS volavo avvisare la tesoreria del Comune che nei negozi specializzati ci sono delle rastrelliere per 5 bici a 65euro, meno della multa che devo pagare