Interventi urgenti per arginare l’aumento del traffico e le sue conseguenze su salute, ambiente, qualità della vita e competitività economica

Tra le proposte: promuovere la pedonalità nei pressi di scuole e Ricreatori, creare una rete di corsie ciclabili, riorganizzare il trasporto pubblico e coordinare i mobility manager del territorio

Si terrà giovedì 25 giugno il tavolo tecnico tra le associazioni proponenti – Tryeste, FIAB, UISP, Legambiente, Friday For Future, Bora.La, Zeno, Link, Spiz e Cammina Trieste – e il Comune di Trieste sulle proposte a breve termine contenute nel documento più complessivo (proposte per un Piano per la mobilità post-covid) costruito con il contributo di più di 1.000 cittadini, presentato a metà maggio e discusso nella riunione della VI Commissione Consiliare il 16 giugno.

Le associazioni hanno dunque selezionato le richieste sotto riportate, immediatamente attuabili da parte del Comune, confidando che l’apprezzamento trasversale espresso da tutte le forze politiche intervenute nel corso della Commissione si traduca in azioni concrete e rapide a favore della cittadinanza.

PEDONALITÀ
• Togliere le auto dai marciapiedi in un raggio di 300 metri dalle scuole; elementari/medie/superiori per promuovere la pedonalità e garantire il distanziamento sociale;
• Presso i 12 ricreatori comunali liberare dai parcheggi lo spazio antistante agli ingressi e avviare l’iter per allargare i marciapiedi e realizzare degli attraversamenti pedonali a raso;
• Estendere la sperimentazione delle chiusure festive di alcune arterie secondarie (che al momento coinvolge Via Cadorna, Via della Fornace, Salita al Promontorio e Via San Cilino) ad altre aree della città, in particolare nei rioni, al fine di realizzare pedonalizzazioni temporanee con benefici per l’economia locale e la qualità della vita;
• Da settembre allargare le esperienze delle strade scolastiche (già attive o sperimentate in via Vigneti, via Lucano e strada di Rozzol) ad altre scuole;
• Alla ripresa dell’anno scolastico il Comune faccia partire dei percorsi di progettazione partecipata per far attivare nei mesi successivi (primavera 2021) dei servizi pedibus;
• Nelle strade dove è assente un marciapiede segnalare il percorso pedonale con segnaletica orizzontale e pittogrammi (come misura temporanea ma necessaria) come già fatto su alcune strade cittadine.

CICLABILITÀ
• Bike lanes (come previsto dalla recente modifica normativa apportata dal Decreto Legislativo 34 del 19-5-2020 art. 229) su:
         – Via Flavia/Istria da via Baiamonti al confine con il comune di Muggia
         – Viale D’Annunzio
         – Via Battisti/via Giulia/viale Sanzio
         – Viale Miramare dalla stazione FS al Bivio di Miramare;
• Acquisto ed installazione di 500 stalli bici (con caratteristiche tecniche che garantiscano una buona stabilità della bici, la possibilità di legare ruota e telaio con lucchetto corto e facilità di utilizzo)
• Apertura alla bici di queste corsie bus:
         – Via Carducci
         – asse via Conti-via D’Azeglio-piazza Ospedale-via Tarabocchia;
• Convocare entro settembre un tavolo tra Comune, RFI ed associazioni per affrontare il problema degli stalli bici nei pressi della stazione ferroviaria ponendosi come obiettivo sia la collocazione di stalli in sede stradale sia la realizzazione di una ciclostazione. Tale iniziativa potrebbe coinvolgere anche l’Università considerato che nella ripartizione Ciclovie Urbane C.U. v. 0.1 2020.06.16 “Una quota di risorse pari a 4,2 milioni di euro è destinata ai Comuni sede legale di un’Istituzione Universitaria, per la progettazione e realizzazione di ciclostazioni e di interventi concernenti la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina, diretti a collegare le stazioni ferroviarie con i poli universitari”.

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, consapevoli del fatto che le competenze non sono direttamente in capo al Comune, il quale tuttavia può far valere il proprio ruolo istituzionale, nonché di azionista di maggioranza di Trieste Trasporti tramite AMT, chiediamo che venga convocato in tempi stretti un tavolo con la presenza di Regione, TPL FVG, rappresentanze sindacali e associazioni proponenti, al fine di:
• Definire la riorganizzazione del servizio di trasporto pubblico locale in vista di settembre, anche alla luce dei nuovi flussi di mobilità, al fine di razionalizzare e potenziare il servizio lungo alcuni assi di forza (ad esempio Trieste-Muggia, Trieste-Opicina);
• Ridefinire la sperimentazione del servizio a chiamata rendendola complementare, e non parallela, al servizio di linea già esistente, e in particolare nelle ore notturne e nei festivi, nelle aree periferiche e dell’Altipiano attualmente non servite o sottoservite, nelle aree impervie del centro storico;
• Realizzare l’integrazione tariffaria tra servizio ex Trieste Trasporti e servizio ex APT nel territorio dell’ex Provincia di Trieste (linea 51) ed estendere la validità del biglietto orario da 1 a 4 ore, come nei giorni festivi, al fine di incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico;
• Favorire l’intermodalità bici-bus con l’acquisto di portabici anteriori da installare sulle linee di connessione con le aree impervie (innanzitutto Altipiano e Cattinara) e consentendo, tramite una modifica al Regolamento di vettura, il trasporto di bici pieghevoli con ruote fino a 20” di diametro senza sovrapprezzo.
 
 
MOBILITY MANAGEMENT
Alla luce delle recenti modifiche normative che hanno abbassato a 100 dipendenti il limite in cui le aziende devono dotarsi di un mobility manager convocare a strettissimo giro un primo tavolo con tutti i mobility manager di enti pubblici, scuole ed aziende private del Comune di Trieste a cui invitare anche le nostre associazioni per:
• Sentire i progetti sulla mobilità dei singoli soggetti;
• Illustrare la nostra visione di città e il nostro piano;
• Avvio di un’indagine approfondita sulle esigenze di mobilità per lavoro.