Giovedì 19 settembre alle ore 18.30

presso la Casa della Musica, via Capitelli 3, Trieste: incontro pubblico con l’esperto di ciclabilità Matteo Dondé.

A cura di Ulisse FIAB
Settimana Europea Mobilità Sostenibile 16-22 settembre 2013

Le strade e gli spazi urbani non sono solo corridoi di traffico e parcheggio ma anche luoghi di relazione tra una pluralità di utenti e di funzioni.
Automobilisti, pedoni, ciclisti, residenti, bambini, condividono uno stesso luogo che è destinato, oltre che alla mobilità, all’incontro, al gioco, al commercio.
Chi sceglie di muoversi, in bici e a piedi, contribuisce a restituire alla strada la sua funzione plurale e merita di farlo in sicurezza e comodamente, anche a Trieste.

Sogni? Utopie? No, in molte città europee ed italiane tutto ciò è realtà!

Delle “nuove” strategie per promuovere ciclabilità e pedonalità (Zone 30, Shared space, Biciplan e ciclabilità diffusa) parlerà l’architetto e urbanista Matteo Dondé nell’incontro promosso da Ulisse FIAB che si terrà giovedì 19 settembre alle ore 18.30 presso la Casa della Musica in via Capitelli 3, Trieste.

Matteo Dondé (http://www.matteodonde.com/index.htm ) ha curato tra l’altro: La riqualificazione di via Emilia Ospizio (RE), il Biciplan del Comune di Reggio Emilia, il Piano della Mobilità ciclabile di Milano per la Provincia di Milano (MiBici) ed è stato consulente del Comune di Reggio Emilia per l’attuazione del Piano Ciclistico, la progettazione di Zone 30 e di strumenti di Moderazione del Traffico.

Via Emilia Ospizio - Reggio Emilia

La prima e più importante questione che le azioni per la difesa e diffusione della mobilità ciclistica urbana devono saper affrontare è quella della costruzione di un contesto generale “amico” della bicicletta. Pensare non solo a infrastrutture ciclabili, quindi, ma anche ad un ridisegno della strada per ridurre le velocità degli autoveicoli, dare continuità ai percorsi, proteggere gli attraversamenti trasversali, evidenziare l’ingresso alle zone residenziali e ridurre di conseguenza i livelli di incidentalità.” Matteo Dondé

Salisburgo: prima e dopo un intervento di trasformazione della strada