Da un partecipante credente nella bici, come supermezzo economico e non inquinante di spostamento in città. Dodicesima edizione di questa grande raccolta di ciclisti urbani e cicloturisti di associazioni Fiab di tutta Italia, per festeggiare assieme l’11 esimo compleanno di Ulisse. Attraversando la città, pedalando sulle nostre bici, per promuovere l’immagine  di una mobilità urbana che valorizza sicuramente di più l’uomo e l’ambiente.

Certo, non sono così brava ad inventare, come fa il luca, ma dovrete perdonare della mia impropria lingua ed aver pazienza, accontentandovi di questo semplice e spero efficace racconto:

…Si prese un albergo qualunque;  un capogita a caso;  un giro non troppo definito; si lasciò il presidente a casa e … carsoboravinbrulè 2007  fu.

Che dire se gli ospiti rimangono contenti di qualsiasi cosa gli venga propinato dagli ulissi?
Anzi, sembra si divertano ancora di più se ci sono incertezze e difficoltà .
1° giorno
Sabato mattina tutti in stazione ad accogliere i viaggiatori che venivano da lontano, da VI VR BG PD Mestre e PN BA (che cosa è venuto a fare?). In piazza Libertà davanti alla Sissi oltre ai tanti cicloturisti arrivati in macchina, tanti ulissi freschi e risposati, tranne Ariella e Wiliano che avevano già fatto ben 17 km in discesa; e possiamo contare Livio, Giorgio N.,  Sonia, Giorgio V. Alessio (non previsto), Giorgio L. , Angelo, Valerio, la Otty, la Tizy, già di bel mattino alle prese con i conti, Luca&Luisella, Pino: i veri capogita.

Grandi Assenti:   Mauro & Paola (devono fare i genitori), Stefania (ancora che studia) Maurizio (l’alpinismo lo assorbe), Guido recumbent, Lella & Mauro (spariti), Ettorina (studia inglese)ecc.

Grandi, raccolti per il rebekin:il Presidente, Alberto, Clara, Donatella, Andrea

Rebekin offerto: una oliva ed una polpetta, ah! dimenticavo il tramezzino, tutto però onorato dalla compresenza del presidente.

Giro previsto: ipotetica e non troppo realizzata pista ciclabile che dalla stazione va a Kosina, tutta salita! Per poi arrivare alle grotte di san Canziano in Slovenia – km 40 (non prevista la visita)

Inconvenienti: -La logistica del rientro al buio, per gli ulissi in bici la sera, da Pese, si potè risolvere con un consistente traffico ed andirivieni di macchine portate e lasciate al parcheggio dell’albergo la mattina presto.
-Solite forature del solito Andrea.

Ospiti: tutti speciali pedalatori dopo la seria campagna di  demotivazione   fatta da Pino al momento dell’iscrizione.
Ma nonostante ciò la domanda principale era, per entrambe le due giornate: C’è ancora salita? Quanto manca?
E ciononostante il Longhin venne.

Serata: sopravvissuti alla cena non troppo abbondante e povera di tempistica e dopo la proiezione del viaggio di Alberto e Paola con Fabiano in bici, da Roma  a Canterbury: quasi tutti i partecipanti, tranne Marco.
Alla consolle Clara,  in pista Raffaella Carrà (sorella del Davide amico del Franz),  Sophia che aspettava il ven  bruelè (parlez vous français: mi raccomando la pronuncia, che ci teniamo!).

2° giorno
Domenica ritrovati davanti all’albergo ore 8,30 tassative, per partire ore 9,15 puntuali.
Il problema del ritardo, sembra siano stati i panini che, per evitare sconvenienti discussioni con la Otty (vedi ancora vivido ricordo di autoconfezionamento casalingo di ben più di 140 panini, dell’anno scorso) quest’anno si decise di fare in out sourcing e dare così a tutti un solo panino, e perfino a qualcuno neanche quello, cosicché appena poterono, tutti si fiondarono nelle varie bettole e frasche di san Martino per “una di luganighe e capuzzi”.
Giro
Troppo bello il giro fatto dall’improvvisato capogita Alessio (il Messner dell’Ulisse) che per boschi e sentieri in sterrato hard ci ha fatto vivere il vero carso d’autunno, Sesana Monrupino Rupingrande Prosecco, . Qualcuno timidamente reclamò i capigita promessi? Furono subito zittiti con un: “Improrogabili e seri motivi hanno dovuto tenere o allontanare i suddetti dal giro”.
Personaggi e comparse:
Damigella Donatella che graziosamente ci ha servito il rebekin, e principe azzurro Lorenzo che gentilmente l’ha spinta in salita; Giorgio Venier che chiudeva con scopa il giro, Antonio di Bari che con Tiziana attrezzati di bandiera rossa fecero da capostazione al passaggio dei binari; Wiliano e Ariella che dopo i fatidici 17 km di discesa riuscirono a farne altrettanti in salita e poi non si fecero più vedere; Giorgio L. che per il suo ritardo tecnico perse la polpetta e l’oliva che gli spettavano (rimborsato); Sonia che,  con il suo ottimismo ci sorregge sempre, Mario sempre fortissimo anche in salita, Elio,  Mira senza portafoglio e documento per il valico.
Gli ulissi al Carsobora? Volentieri ma senza impegno.
Gli ospiti al Carsobora? Quando lo fate il prossimo anno?