Il lavori procedono e forse anche lo sgombero del deposito di auto e motorini si avvia ad uno sblocco, ma a parte queste dichiarazioni dell’assessore Tommasini riportate dal Piccolo, fa piacere leggere che la Provincia intende valorizzare la pista ciclabile della Val Rosandra anche ai fini della mobilità urbana, oltre che inserirla nei circuiti del turismo sostenibile. Sul fronte dell’Amministrazione Comunale (cui spettano le competenze per il collegamento dalla stazione dei treni al terminal della ciclopista in San Giacomo) tutto ancora in stallo.

ecco l’articolo, fonte:

il Piccolo – 12 aprile 2009 pagina 16 sezione: TRIESTE

Pista ciclabile, lavori sul ponte di via dell’Istria
Sono entrati nella fase decisiva i lavori per la realizzazione della pista ciclabile destinata a collegare San Giacomo e Draga Sant’Elia. È iniziato infatti l’intervento più delicato, quello che riguarda il posizionamento dei pannelli per la carenatura sotto il ponte di via dell’Istria, proprio di fronte all’ospedale infantile «Burlo Garofolo», dove una volta sorgeva il ponte della ferrovia. Questi lavori «se non ci si metterà di mezzo il maltempo», spiega l’assessore provinciale con delega ai Lavori pubblici, Mauro Tommasini, dovrebbero finire entro maggio. «A quel punto – aggiunge ancora Tommasini – basterà sistemare il tratto della pista che attraversa il rione di Campanelle, lungo il quale ci sono ancora carcasse di vecchie automobili, abbandonate da una depositeria che oggi non è più attiva». «Se tutto andrà per il verso giusto – conclude l’assessore provinciale -, rispetteremo i tempi previsti per l’inaugurazione, che dovrebbe essere fissata nella seconda metà di giugno». Per poter procedere allo sgombero delle carcasse, l’amministrazione ha dovuto preventivamente risolvere alcune problematiche di natura giuridica. Recentemente è stato asfaltato il tratto che va dal punto informativo di via Orlandini al parcheggio dell’ospedale infantile, la prima parte del quale, fino alla palestra dei Salesiani, è già percorribile. L’intervento in atto sul ponte viene eseguito senza chiudere la strada al traffico, ma istituendo il solo senso unico alternato, assicurando così un minimo di scorrevolezza alla circolazione, in quel punto spesso molto intensa. Una volta ultimata la rimozione dei materiali delle automobili abbandonate, i vari tratti del percorso potranno essere collegati tra loro. Servirà soltanto un intervento finale per l’eliminazione delle erbacce che naturalmente crescono lungo il tragitto e di pulizia generale del percorso. Tornando al ponte sulla via dell’Istria, la sua superficie sarà ricoperta con lo stesso materiale della pista ciclabile, mentre lateralmente ci saranno le lastre di vetro trasparente che garantiranno agli utenti sicurezza e protezione dal vento. La lunghezza complessiva dell’intero percorso della pista è di oltre dodici chilometri. La struttura, una volta inaugurata, non sarà utile solo per le escursioni domenicali, che tutti prevedono saranno frequenti e caratterizzate dalla presenza di numerosi ciclisti, soprattutto nei primi tempi di apertura, vista la novità assoluta, ma anche per la mobilità quotidiana. La Provincia di Trieste punta all’inserimento del tracciato ciclabile nei circuiti internazionali e italiani degli amanti della bicicletta, come «Ferrovie dismesse», specializzato proprio nei tratti ferroviari recuperati. In futuro l’opera potrebbe essere collegata con i circuiti sloveni e la «dorsale carsica ciclabile». (u.s.)

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