L’Europa deve fare di più per sostenere la mobilità ciclabile nelle città.

Ma questa volta non siamo noi a dirlo, bensì alti rappresentanti delle istituzioni europee: Commissione, Comitato Economico e Sociale Europeo (EESC) e Parlamento Europeo!

Ve ne diamo una sintesi a cominciare da quanto ha dichiarato Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Europea, con delega ai trasporti, nel discorso di apertura di Velo – City:
“È nostro dovere promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto urbano a emissione zero” (articolo su La Repubblica )
Ribadendo il ruolo della ciclabilità nel futuro Piano di Azione del Libro Verde sulla Mobilità Urbana e la possibiità di implementare in esso le indicazioni emerse dalla “Carta di Bruxelles” (vedi oltre)
Come riporta poi il nostro “inviato FIAB” Lello Forza, Tajani ha anche dichiarato di prevedere che per il periodo 2007-2013, grazie all’impiego di Fondi Strutturali, oltre 600 milioni di euro saranno utilizzati per investimenti nelle infrastrutture ciclabili in varie regioni di tutta l’UE”.

Janos Toth presidente del Comitato Economico e Sociale Europeo (EESC), sempre durante la conferenza “Velo-City” dichiara: “La bici è il mezzo di trasporto più veloce, salutare, economico e verde per coprire le medie distanze in città (proprio quello che abbiamo scritto al nostro Sindaco… chissà se ha letto? ndr) e deve essere sostenuto da adeguate misure a livello europeo.”

E di misure si parla nel documento conclusivo di Velo-City: la “Carta di Bruxelles”, una lettera di impegno e richieste per le città e le Istituzioni europee che pone l’obiettivo per il 2020 di raggiungere il 15 % del trasporto modale su bici e ridurre del 50% gli incidenti mortali in bici. Gli altri interventi riguardano l’andare al lavoro ed a scuola in bici, l’istituzione di un Ufficio Europeo della Mobilità Ciclabile, la richiesta di un gruppo parlamentare trasversale sulla mobilità ciclabile.
La “Carta di Bruxelles” è stata firmata ad oggi da 22 città da Portland (USA) a Timisoara (RO), oltre che dal vice presidente della Commissione, Siim Kallas e dal Segretario Generale dell’ EESC Martin Westlake. Reggio Emilia, Ferrara e Milano le città italiane fin qui.

L’invito a sottoscrivere la “Carta di Bruxelles” è ora esteso a tutti i sindaci!
Dal sito FIAB si può leggere il testo in italiano e da quello Velo-City scaricare il pdf originale oltre che tutti i resoconti sulla conferenza.

Dal canto suo il Parlamento Europeo con una risoluzione del 6 maggio 2009, ha incluso il progetto promosso da ECF “Eurovelo” tra le Reti di Trasporto Trans-Europee (TEN-T), riconoscendo la sua validità in quanto strumento per promuovere le reti di infrastrutture ciclistiche transfrontaliere, sostenere la mobilità dolce ed il turismo sostenibile. (per saperne di più )

Intanto a Londra
il sindaco Boris Johnson, in compagnia del ministro dei trasporti britannico, Lord Adonis e di alcuni consiglieri hanno rischiato di essere investiti durante un sopralluogo per individuare nuovi percorsi ciclabili urbani.

Sì avete letto bene, i sopralluoghi vanno a farli personalmente di persona.
La notizia la leggiamo sul Corriere, e la trovate con video e foto sul quotidiano The Warf al quale il gabinetto del Sindaco dichiara che infatti le perlustrazioni le fa regolarmente per portare avanti il progetto di “Cycle Super Highways”.

Ecco le dichiarazioni del sindaco:
Mayor Boris Johnson said: “I am relieved that no-one was hurt, but this incident reinforces the need for us to make London’s roads safer for cyclists, which I am determined to do and to make London the best city for cyclists in Europe.

“Cycle Super Highways, which are part of our record investment in cycling, will play a central role in this, providing clearly demarcated routes for cyclists that lorry drivers and others will be aware of.”

Vai avanti Major!